Era l’anno 1998 quando Anna Maria Castelli e Stefano Rapicavoli incisero “Singing Modugno”, omaggio discografico a Domenico Modugno, uno dei padri della canzone italiana. Chissà cosa avrebbe pensato Mimmo ascoltando i suoi brani completamente rivisitati da musicisti dell’area jazz di allora con versatilità, ironia e, talvolta, un po’ di arroganza.
I concerti di oltre 5 anni in Italia e all’estero, compreso il prestigioso Montreux Jazz Festival, dimostrarono che la grandezza dei brani di Modugno andava ben aldilà degli arrangiamenti scelti e in ogni concerto la forza interpretativa di Anna Maria Castelli riusciva ad imporre con grande maestria ed eleganza la sua rivisitazione.
Oggi a distanza di vent’anni, con il compagno di viaggio di allora a cui si sono aggiunti due preziosi musicisti come Adriàn Fioramonti, talentuoso chitarrista argentino ed il virtuoso fisarmonicista Thomas Sinigaglia, nasce “Cosa sono le nuvole”, la nuova produzione discografica che in un clima decisamente nuovo affronta gli intramontabili Dio come ti amo, Vecchio frack, Tu sì na cosa grande, Meraviglioso senza dimenticare la ormai celeberrima “Nel blu dipinto di blu” o vere e proprie perle come Lu minaturi e Cosa sono le nuvole, nato dalla penna di Pier Paolo Pasolini, colonna sonora dell’ultimo film con Totò, Capriccio all’italiana.
Il risultato è una versione raffinata, essenziale, decisamente più acustica dove ogni protagonista del disco apporta il proprio patrimonio musicale e quello insito nel proprio strumento, dal tango alla canzone latinoamericana, dalla canzone francese al “Teatro canzone”, dal jazz alle sonorità della tradizione popolare italiana.