Anna Maria Castelli e il Quartiere latino presentano La Misa criolla di Ariel Ramirez e i Poeti dell’America latina
Quartiere latino nasce dall’amore e dalla passione dei componenti per l’America latina e i suoi grandi interpreti e compositori. il chitarrista argentino Carlos Adriàn Fioramonti, raffinato e versatile musicista proveniente dal Jazz e dal Tango Argentino; il polistrumentista Giulio D’Agnello, docente e studioso di Musica Etnica; Stefano Macrillò, polistrumentista, appassionato da sempre alla cultura ispanoamaricana sia musicale che letteraria; il giovanissimo, talentuoso Vittorio FIoramonti, contrabbassista eclettico e disposto ad esplorare tutti i territori musicali, non ultimo quello latinoamericano dove affondano le sue origini.
Dall’incontro con la cantattrice Anna Maria Castelli nasce una proficua e duratura collaborazione che ha portato alla nascita del progetto Poeti dell’America latina, uno straordinario viaggio che percorre l’intero continente dalla Nueva Trova Cubana, con i suoi esponenti più rappresentativi, Silvio Rodriguez e Pablo Milanès, dal Joropo suonato con il cuatro venezolano al tiple colombiano e al charango degli altipiani andini, dalle stupende canzoni di Violeta Parra, che il pubblico italiano conobbe e apprezzò grazie agli Inti-Illimani,alla zamba argentina, alle musiche di Ariel Ramirez, alle interpretazioni di Mercedes Sosa.
Inevitabile l’incontro con la bellissima Misa criolla di Ariel Ramirez.
Sul palco per questo suggestivo viaggio, insieme ai Quartiere latino e Anna Maria Castelli il Firenze Vocal Ensemble, diretto dal M° Ennio Clari
Per chi non conoscesse la Misa criolla: è un’opera musicale per solista, coro e gruppo che utilizza gli strumenti musicali tradizionali propri del continente latinoamericano tra i quali quelli dei nativi. Di ispirazione religiosa e folcloristica, fu composta ed incisa nel 1964.
Ramirez musicò la traduzione ufficiale in lingua spagnola, approvata dalla Commissione Liturgica per l’America Latina, del testo delle preghiere che compongono la messa, traduzione nata nell’ottica della nuova riforma liturgica costituita dal Concilio Vaticano II.
L’opera è costituita da una fusione tra il genere classico e popolare e ci consegna uno stile unico. Essa integra in sé la perfetta coniugazione, nel reciproco rispetto di due mondi.
L’opera è stata interpretata da artisti di tutto il mondo tra i quali José Carreras e Mercedes Sosa (Grammy latino).